lunedì 1 febbraio 2010

La Via degli Spiriti dell’Aria


Nel momento in cui riusciamo a rigenerare tutto ciò che ci unisce ai tre spiriti della natura, cioè allo spirito della Terra, dell’Acqua e del Fuoco, allora siamo in grado di ritornare nel nostro corpo ed iniziare a praticare una maggiore armonizzazione delle nostre parti interiori. Resta però da completare la nostra comprensione valutando anche l’elemento aereo, cioè l’Aria, che è il simbolo della comunicazione, della dinamicità e della mobilità più libera e completa.

Quello che si richiede a noi è soltanto uno spirito leggero come quello aereo, che ama tutto ciò che è il sorriso e la gioia e che aspira alla comunicazione. Per farlo dobbiamo apprezzare il vantaggio di una maggiore semplicità perchè, aspirando ad una completa liberazione dell’uomo interiore, è necessario sapere tagliare i vincoli con i secondi fini e con le illusioni che ci spingono a voler cambiare gli altri. Non dovremmo neppure trascurare di vigilare su coloro che vogliono inculcare nella nostra testa dei concetti di verità assoluta imposta dall'esterno.

Eliminiamo tutte le tendenze al giudizio su come si svolgono i sentieri altrui e fissiamo, piuttosto, lo sguardo sulla qualità di Luce che emana dai nostri comportamenti e dalle nostre azioni personali. Molte persone credono che sia giusto attuare delle forme di costrizione mentale sugli altri, mentre invece queste strade non portano mai a risultati positivi, perché ogni restrizione fisica o mentale operata con la violenza corrisponde alla violazione del libero arbitrio a cui tutti siamo obbligati ad obbedire. Nessun bene proviene dalle forme di violenza e di coercizione dell'altrui volontà.

L’omaggio alla piena libertà è perciò rappresentato negli Spiriti dell’Aria, che insegnano all’uomo come respirare in un’atmosfera migliore. Se vogliamo respirare con pienezza dobbiamo salire ai livelli in cui si respira un’aria più pura, più elevata e superiore all’aria densa e vischiosa dei pensieri e dei condizionamenti imposti: è in questa leggerezza aerea che impariamo a volere senza desiderare, ad amare senza possedere e ad agire pur lasciando fare: lasciando così piena libertà all’Altro.

Il quarto gradino della scala è costituito dal desiderio di un’aria più pura e più gioiosa, in cui possiamo intrecciare le qualità migliori della Terra, dell’Acqua e del Fuoco: è in questo luogo che avviene la calcificazione di tutti gli antagonismi in cui si dibattono gli elementi squilibrati. Questo è lo spazio del cuore che si interroga sulla capacità di elevarsi e di progredire dopo avere risolto il mistero della nostra vera autenticità. E' questo il luogo in cui rispondiamo al quesito eterno che risolve la domanda basilare: “Io chi sono?”

La letteratura spirituale afferma che un tale spazio è racchiuso nel nostro cuore che è il nostro organo più aereo, ed è il luogo in cui si attua il vero vaso della trasmutazione: esso è lo spazio d’incontro e di riequilibrio in cui il muscolo è Terra incarnata, l’Acqua vive nel sangue che scorre, il Fuoco è nell’energia che lo anima e gl'infonde vigore, e l’Aria è mescolata al sangue che viene pompato nelle cavità cardiache.

Così il corpo ci rappresenta, in tutte queste componenti materiali, una delle lingue che lo Spirito utilizza per manifestare la perfezione dell’Alchimia divina, e la qualità della sua influenza nel nostro vaso materiale. Questo ci fa capire come mai uno squilibrio di una delle componenti energetiche sopra elencate possa scatenare delle malattie vere e concrete nella vita reale, quindi nessuna casualità esiste nella manifestazione di una malattia concreta del cuore, dei reni oppure del fegato.

Il Cuore diventa anche un elemento da esplorare e da visualizzare come un enorme spazio cosmico che non è affatto vuoto come si vorrebbe ipotizzare: l'etere cosmico umano è l’Aria, ed è l’atmosfera gassosa che respiriamo, e che viene rinnovata e purificata. Essa può rivelarsi di enorme ricchezza perciò, in tale consapevolezza, il cuore non sarà più pensato come una nera cavità, ma diverrà il cielo sconfinato che nascondiamo nel nostro interno più profondo.

Il cuore che respira l'Aria sconfinata e purificata apre una maggiore espansione che sarà costante ed infinita, ed è questa che aiuta ad armonizzare ed integrare tutto l'interno: così nel corpo materiale sarà l’Aria e la pratica della respirazione, che ci aiuterà a riscoprire il nostro vero centro. Nell’ispirare a lungo, e nell’espirare con quiete e tranquillità, ci riconnettiamo al centro di un universo pulsante in cui impariamo a stare, senza tensione e senza controllo, e in cui restiamo con la quieta percezione del fluire dell'Aria e del sangue nel nostro interno.

Nella visualizzazione del nostro spazio interiore, immaginiamo che il nostro Cuore possa dischiudersi come il calice di un bel fiore di loto; certo sappiamo che questo fiore non si trova davvero al nostro interno, ma sappiamo anche che esso è nel nostro centro più intimo e profondo. Se concepiamo in astrazione che non esiste alcuna differenza tra il nostro interno ed il nostro esterno, scopriremo che le cose sono entrambi vere, e non vi è più alcun antagonismo nelle vie del Cuore e dell’Amore.

Il fiore delle nostre migliori qualità giace sepolto e soffocato nella parte più recondita del nostro cuore, e languisce come una divina brace o fiammella che non viene ossigenata, ma invece costantemente censurata ed inibita. Perché non la lasciamo respirare? Perché per respirare ha bisogno del nostro fermo e volontario consenso. Per questa ragione dobbiamo identificare i motivi per cui l’abbiamo soffocata, per scoprire infine che lo spazio è stato fortificato per la paura di spogliarci di qualcosa, e per non apparire come dei poveri esseri deboli ed indifesi.

Nel corso della nostra vita, non ricordiamo mai che possediamo solo la capacità di manifestare l'Amore, la Luce e il Calore, e che sono delle qualità che possiamo emanare solo tramite una coltivazione costante e volontaria di questo tipo di Via. Ricordiamoci sempre che non possediamo altro tesoro che quello interiore sulla faccia del mondo. Noi umani andiamo e torniamo solo con le nostre migliori qualità spirituali, e secondo la volontà di Colui che possiamo chiamare Dio, oppure causa di un ordine più impalpabile che viene detta anche “natura delle cose.”

Noi siamo esseri che transitano in affitto di una condizione umana di cui non abbiamo alcuna proprietà, e questa verità ci dovrebbe limitare nella gestione dell’ordine della natura e sulla qualità degli interventi umani che facciamo nel mondo materiale. Dovremmo sempre ricordare che, delle cose materiali dobbiamo gioire, ma che non possiamo esaurirle o bruciarle interamente: l’uomo può diventare un centro, però mai il solo ordine assoluto dell’Universo.

E quando l’Aria che respiriamo è abbastanza raffinata, allora riusciamo a comprendere la realtà dello stato di emergenza a cui la condizione umana ormai si è spinta, poichè non abbiamo saputo dare ossigeno e Aria alla sua fiammella, perchè non abbiamo fornito uno spazio interiore alle costanti pratiche d'Amore e Tolleranza: se respiriamo a cuore aperto potremo recuperare al nostro errore.

Apriamo allora il cuore ad uno spirito di maggiore speranza, facciamoci ispirare ma non fagocitare dal clima di emergenza che viene proclamato ovunque, respingiamo la concezione che non esista più una via di uscita positiva. Con la speranza e con la respirazione impariamo un pratica di pacificazione, e apprezzeremo un maggiore stato di allargamento e d'irradiamento del nostro cuore verso l'esterno.

Visualizziamo perciò un’Aria rivivificante e divina che viene liberata dagli ostacoli e dalle restrizioni che noi abbiamo creato tramite le nostre proiezioni mentali, quindi togliamo gli strati calcificati con i quali abbiamo soffocato il nostro potenziale amoroso.

Uno stato di ansia e di insonnia dimostra che il nostro cuore ha respirato per troppo tempo un’aria pesante e viziata, perciò siamo diventati come un flauto con i fori ostruiti dalle sporcizie e dalle impurità: è così che abbiamo chiuso tutte le nostre porte interiori, fino alla completa sclerosi del canale. La consapevolezza e la possibilità di un Soffio possente che sappia liberare queste ostruzioni interiori diventa una gioiosa occasione di far rifluire l'Amore lungo tutti i nostri canali di vita.

Nei tempi tormentati in cui viviamo molti cercano di trovare aria pulita facendo letture spirituali, quindi leggono parole su parole, ma senza riuscire a farle penetrare fino allo spazio del Cuore: a costoro manca il Soffio di Gioia e la Speranza verso la bellezza della vita. E' solo nel Soffio che possiamo contrastare la crescente aridità del nostro cuore, e lo faremo sapendo vedere oltre le parole, fino a scoprire dei nuovi strumenti con cui poter lavorare su noi stessi, per sapere operare dei cambiamenti sentiti e profondi, e non formali.

Nessuna Riconciliazione vera nasce dalla pratica dell'analisi razionale dei meccanismi mentali, se questa riflessione non viene praticata con gioia, amore e senso di pace verso noi e verso gli altri. Molti pensano erroneamente che la pratica spirituale e la vita quotidiana siano due canali divisi e due cose distinte: questo è un grave errore concettuale!

Non vi è mai una lotta rabbiosa per la vita e una pratica spirituale separati, ma esiste solo l’apprendimento costante e faticoso della pratica della semplicità, della fiducia, della pazienza e della tenerezza verso noi stessi e verso la vita. E’ solo da queste qualità che si fa raffinare il gioiello interiore che racchiudiamo nello scrigno del nostro cuore.

Beato sarà colui che praticherà e coltiverà il Soffio rinnovatore capace di liberare il Cuore, beato colui che capirà che tale facoltà è riservata a tutti, senza la discriminante di titoli altisonanti o di riconoscimenti materiali ed appariscenti. Il Soffio si riceve, si coltiva e si ritrasmette solamente facendo l’abbandono progressivo di ogni interesse al vantaggio personale, e soltanto tramite una pratica perseguita con costanza e ferma determinazione nel volere il bene nostro e quello degli altri.

Finiamola con lo sguardo che divide gli esseri in base alla loro religione, alla pelle, alla razza o alle convinzioni personali, smettiamola di credere che esista una via vera e una via falsa, perché la Via del Cuore arde in tutti noi con lo stesso vigore. Un Soffio divino non riesce a stare chiuso in una gabbia, anche se essa è la cassa toracica del nostro corpo: ma noi ve lo imprigioniamo sempre, riservandogli uno spazio buio e angusto, in cui lo costringiamo affinchè non s'irradi e non fuoriesca verso l’esterno.

Così restiamo soffocati nella fortezza costruita nel nostro cuore, finchè la libertà del Soffio vivificatore non farà crollare ogni muro di cinta e sgominerà ogni merlo difensivo. Perciò impariamo ad aprire il ponte levatoio per lasciare entrare il mondo nel nostro cortile interno, così impariamo a godere del flusso del fiume della Vita.

Il Soffio vivificatore della Terra interiore può essere affrontato solo attuando la tregua all'opera di demolizione del nostro spazio interiore ed esteriore. Impariamo che, affinchè la vita non possa più ferirci, dobbiamo saper identificare quali armi vanno deposte, quali livelli di fortificazioni richiedono il nostro più efficace rinforzo interiore, di quale armatura amiamo adornarci, di quale veleno abbiamo predilezione, e in quale trincea andiamo a rintanarci durante la guerra. Ma qual'è la nostra roccaforte personale?

Queste sono le principali domande da cui partire e da affrontare con la piena consapevolezza, perchè noi stessi abbiamo le carte migliori per risolvere ciò di cui siamo stati gli unici inventori e perchè, la sola rottura da fare, è quella contro i rituali masochisti con cui ci dilettiamo a rovinarci la vita. Riscopriamo allora una maggiore spontaneità nei rapporti personali, aboliamo il sospetto che l’Altro sia un nemico, e che la piena manifestazione del nostro Cuore e del nostro Amore sia solo una manifestazione di debolezza fatale e letale.

Nei tempi futuri la voce e l’apertura del Cuore saranno una preziosa risorsa per l’uomo moderno, poichè esso viene sempre più catturato da angoscia, da ansia, da aggressività e dalla depressione, che sono le malattie prodotte dalla società che diventa sempre più disumana e barbara nelle relazioni interpersonali.

Per tanto tempo siamo stati ammaestrati come animali da competizione, perciò ora vediamo ovunque solo dei nemici potenziali quindi, ogni nostra situazione è offuscata dal velo del sospetto e della paura: impariamo che queste non sono delle vere realtà, ma sono solo delle cospirazioni mentali attuate contro la nostra gioia di vivere.

Più lo Spirito ha la possibilità di entrare nel corpo e più la sua influenza si condensa, ed è in questo che vediamo l'aumento della frequenza vibrazionale. Con l’avvento dell'Era e dello Spirito aereo dell’Acquario si rafforzano e s'intensificano tutte le comunicazioni che viaggiano tramite l’etere, quindi si accellerano e si amplificano tutte le vibrazioni e le percezioni sensoriali sottili.

Anche il karma assume perciò un ritmo accellerato, che viene dimostrato nell‘azione del giusto e veloce colpo di ritorno degli intenti energetici attivati sia positivamente che negativamente. In questi tempi veloci anche gli appuntamento karmici vengono velocemente realizzati perché c’è una crescente necessità di Risveglio di Spiriti Ricostruttori, cioè di esseri umani di buona volontà che siano disposti al lavoro di raffinamento interiore che favorisca la Rigenerazione evolutiva mondiale.

In essenza noi siamo un Sole Divino che ha la capacità di irradiare un crescente calore, noi siamo un centro di irradiamento che va riconosciuto, amato e pazientemente coltivato, e che può vivere solo d'Amore perché è la sua essenza basilare. Allora facciamo crescere ed irradiare in ogni direzione il nostro Amore, quindi facciamolo tracimare beneficamente in ogni campo della vita materiale e spirituale.

Liberiamo dalle nostre gabbie toraciche fisiche e spirituali il vero Soffio di vita, e diventiamo degli esseri contagiosi dello slancio amoroso e del Soffio trasformatore: diventiamo dei diffusori di aromi e di profumi divini, e risvegliamoci come esseri golosi solo d’Aria e di Luce.

Diventiamo degli individui attivi e consapevoli, diventiamo delle cinghie di trasmissione di Consapevolezza e di purezza divina, però agiamo senza aspettare di essere diventati degli esseri perfetti, e senza la sciocca presunzione di poter fare miracoli, ma con l'umiltà di atti semplici e quotidiani, e con la piena disponibilità a entrare nel gioco della vita.

Un vero cuore aperto può vedere, respirare e ricordare cosa è stato, può prendere coscienza che la Natura e l’Animale sono i nostri migliori alleati nell'evoluzione. Essi sono delle guide migliori di tutti i libri che esistono sulla terra: sapere conoscerli e rispettarli per la loro grande preziosità, diventa il modo migliore per sfuggire alla strada priva di speranza della distruzione umana.

Usiamo la ragione solida e il buon senso, agiamo maggiormente e parliamo di meno, usiamo solo delle parole che siano costruttive, impariamo la pratica della Riconciliazione con noi e con il resto del mondo. Usiamo aperture di maggiore speranza, piantiamo un buon seme nei nostri terreni interiori, e non dimentichiamo neppure di praticare la contemplazione della Bellezza e della Verità da cui ricavare il conforto intellettuale necessario alla nostra pratica.

L’Aria che ci pervade non ci deve fare uscire dal mondo, ma deve spingerci a vivere meglio nella nostra vita, perché l’unico inferno esistente è quello che riusciamo a costruire noi per noi stessi, ed è questa la gabbia angusta e soffocante dei miseri eremiti che si ritirano dal mondo materiale mentre imparano a morire diventando Maestri nell’Arte della Fuga.

Perciò colui che pratica il Ritorno verso Casa non abbandona mai il mondo per dedicarsi al suo egoistico Sé, perchè egli riconosce che la vera Via non è la stagnazione ma la pratica di evoluzione verso l’Amore e la Riconciliazione totale. Egli sa che la vera Via è diventare la Luce per segnare il Sentiero, egli sa che la vera Via è diventare un Seminatore di Ricostruzione.

Buona erranza
Sharatan

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