lunedì 4 ottobre 2010

Il raffinamento dell’anima


“L’uomo è vero uomo
solo quando diventa “tabernacolo” di Dio.”

(Mahatma Gandhi)


Dicono che uno degli scopi della vita sia quello di sviluppare la nostra autonomia spirituale, e ciò lo otteniamo eliminando l’egocentrismo personale, infatti nessuna ricerca è priva di lotte e di sforzi per ottenere il controllo della nostra natura inferiore ma, troppo spesso, la spiritualità diventa presunzione, poiché viene nutrita dalla volontà di potenza, e dalla bramosia del dominio che si crede di conquistare. E‘ tipico della natura umana credersi importanti ed eccezionali, perciò la nostra presunzione vuole esercitare una superiorità in cui ci sentiamo incoronati, come delle divinità sopra la massa umana ma, ogni desiderio e ogni volontà di dominio sugli altri, e ogni presunzione della nostra superiore importanza personale, costituiscono il serio pericolo per il ricercatore spirituale.

Tutti iniziano a conoscere la realtà usando le stimolazioni sensoriali che creano dei contenuti mentali, e degli schemi di pensiero, tutti conosciamo il mondo tramite il “sentimento” che noi proviamo rispetto alla condizione del nostro vivere umano, perciò dobbiamo accettare di vivere in modo duale facendo la scommessa che esista una futura evoluzione della natura umana che noi dobbiamo ancora compiere, perciò questa è la scommessa del lavoro sul nostro Spirito.

La vera evoluzione umana riguarda la possibilità di trascendere la materia vivendo felicemente nel mondo, perciò esercitare sia la volontà che il desiderio umano in modo pieno ed elevato, poiché l’uomo viene vivificato dal desiderio essendo nutrito di passioni e di ideali, come la pianta si nutre di sole e di acqua, quindi senza l’energia del fuoco interno l’uomo trova la morte, infatti gli ideali e i desideri sono il fuoco interno che ci spinge e ci vitalizza essendo la linfa della nostra vita, in quanto forniscono l’energia necessaria per la nostra dinamicità evolutiva futura.

Credere che sia giusto abiurare agli istinti naturali, credere in una vita che non voglia un completo sviluppo fisico, mentale e spirituale dell’essere umano, significa non avere fiducia nel Padre che ci ha donato quelle prerogative affinché siano sviluppate e godute dai suoi figli, perciò equivale a dichiarare di disprezzare dei doni divini. La vera realtà spirituale è capire che niente va mai rinnegato di noi, perciò il guardare nella parte più intima di noi richiede uno sguardo fluente e svincolato da ogni giudizio, poiché dobbiamo scavare e ripulire dei materiali che giungono in superficie, perciò sono sporchi di terra.

Nel lavoro di scavo della miniera interna dobbiamo essere vigili nell’osservare ciò che ricopre le strutture, perciò dobbiamo saper guardare oltre le apparenze e le finzioni con cui l’uomo viene abituato a vivere, per giungere fino alla ossatura profonda del nostro essere interno. In tutti esistono delle incrostazioni che ci ricoprono, e che sono prodotte dagli anni di finzioni, in cui l’individuo si abitua a mascherare la sua vera natura infatti, con lo scorrere del tempo, tutti perdiamo l’innocenza infantile con cui manifestavamo pienamente cosa siamo, e dimentichiamo di agire senza avere paura di giudizi, o di condanne.

L’essere umano dissimula poiché ha perso la sua innocenza, perciò diventa falso e malizioso, infatti i contatti su cui preferisce sintonizzarsi diventano come egli li desidera, perciò se ricerca delle finzioni è ciò che la vita gli consegnerà mentre, se desidera evolvere, l’uomo ricerca e ottiene delle realtà spirituali potenti ed elevate per il conseguimento della sua più elevata e nobile natura interiore di origine divina.

Nel lavoro sull’anima, l’uomo eleva tutte le sue componenti, infatti l’uomo che accetta una simile ristrutturazione della sua natura diventa consapevole delle energie che giacciono nascoste in se stesso, perciò l’Io lavora contemporaneamente sull’anima e sulla rettificazione del suo destino. E’ l’Io che struttura l’anima, e questo sforzo è l’unico che deve essere fatto sulla natura umana, poiché l’uomo deve salire sempre più nel suo livello evolutivo per fare il suo percorso, che ne sia consapevole o meno perciò, la ricerca del senso facilita la nostra ascensione.

Resta all’uomo il compito di lavorare con il suo Io sull’anima per scoprire e raffinare il nostro nobile nucleo interiore, che è il nostro elemento primario per scoprire il “germe” da cui ottenere i nostri migliori frutti. Steiner afferma che l’uomo può divenire padrone della sua anima lavorando tramite l’Io in essa, e portare alla luce ciò che vi è nascosto, e lo ottiene scavando oltre quello che è manifesto dall’individuo operando un raffinamento che porta al livello del corpo astrale.

E’ qui che l’Io si riunisce alla sua parte astrale, perciò si riunifica alla sua essenza nascosta creando un corpo astrale riunificato detto “Sé Spirituale” che la saggezza orientale chiama anche "Manas,” e che ha la duplice funzione di sensazione e di azione che riesce a centralizzare in sè stesso con piena consapevolezza interna, poiché dotato di capacità razionale e analitica superiore.

Il Sé Spirituale è la parte costitutiva più elevata della natura umana, ed è l'elemento che è sempre presente in noi come il germe, perciò se il Sé Spirituale lavora su questa nostra semenza interiore, essa cresce sempre più in modo che l’uomo impara a padroneggiare il superiore corpo astrale, poiché ne apprende le forze nascoste primigenie che vi sono celate, e con questa evoluzione riesce ad ascendere ancor più, fino a padroneggiare il Corpo eterico umano.

Nella valutazione del tipo di lavoro da compiere al livello eterico superiore, è evidente che questo è il lavoro più duro che possa essere compiuto, infatti qui Maya è coperta solo da un velo mentre, nel livello inferiore, aveva due veli che nascondevano la verità. Nel corpo eterico vediamo le nostre verità più antiche e più profonde nascoste a livello astrale, perciò se pensiamo che il nostro temperamento, e il nostro carattere non possano cambiare, è evidente che non percorriamo alcun cammino spirituale infatti, un Io determinato può modificare anche questi elementi costitutivi dell’individuo.

Le forze che sostengono le parti definite "temperamento" sono collocate e appartengono alle forze vegetali che abitano in noi, poiché tutto il mondo vegetale è deputato alla nutrizione, alla germinazione, alla crescita e alla fruttificazione: perciò esse sono delle energie con tendenze generative e conservatrici, infatti sono inserite nella nostra noce interiore. E’ evidente che l’Io non può lavorare sulle tendenze in modo positivo, se non modificandone le parti negative e distruttici perciò, facendo il lavoro sul corpo inferiore noi purifichiamo anche le qualità dell’anima, e similmente si lavora sul corpo eterico quando l’Io svolge la sua attività di raffinamento.

Dicono che il raffinamento più elevato si ottenga quando iniziamo ad apprezzare la creazione delle opere d’arte e con lo sviluppo della nostra creatività personale, perciò facendo l'apprezzamento di tutto ciò che è Bellezza poiché essa è una prerogativa divina. Per elevarci a Dio è necessaria la ferma volontà della mente, del cuore, dell’anima e dello spirito: facendo una tale ascesa il nostro Spirito si qualifica sempre più come Spirito Vitale che è la corrispondente tonalità superiore dell’inferiore “corpo vitale” umano.

Questa tonalità superiore in Oriente la chiamano “Buddhi” ed è la parte più sottile e pura dell’organo interno umano, essa è la sede della sua intelligenza superiore. Questa attività discriminativa riesce a mostrare ciò che si nasconde oltre ogni velo di apparenza, perciò essa penetra oltre lo spettro delle rifrazioni offerto dalla sfaccettata materialità, e riesce a vedere la luce dell’Atman che è la Pura Coscienza, cioè il disegno divino che è il progetto superiore e giusto voluto dal Padre per tutte le sue creature.

E’ questo il livello in cui vi è la possibilità di divenire la guaina di un Sé che è la più Pura Coscienza, perciò l’involucro umano viene avvolto in un bozzolo di beatitudine: è questa la meta che dovremmo raggiungere al fine della corsa di tutte le vite che viviamo, essa è la Fonte di Luce e di Amore che ci aspetta all’arrivo. Al livello superiore di tale raffinamento siamo Atma, cioè l’Uomo-Spirito che è nascosto sotto i tre veli delle guaine, in quanto tale natura è sempre attiva e pronta al risveglio cercato dal nostro libero arbitrio personale.

Il maggior lavoro che l’uomo possa fare su se stesso è questa azione di riunificazione del suo Io e della sua più profonda essenza costitutiva, poiché è l’unione che ridesta il nostro più antico ed elevato Spirito, che è poi la riunione dei tre componenti inferiori e superiori. Nella spiritualità si dice che si sviluppano allora i 7 livelli di cui è costituito il vero essere umano, 7 come i colori da cui viene il bianco splendente, e come le 7 note musicali con cui componiamo le migliori melodie divine, come furono 7 i giorni necessari a Dio per creare l’universo, e per riposare della fatica della sua Creazione.

Buona erranza
Sharatan

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