martedì 27 settembre 2011

La vita nel sonno


“In sogno esistono chiaramente i sei sentieri illusori.
Ma quando ci svegliamo nulla esiste più,
neppure le migliaia di fenomeni.”

(Yoka Daishi)

Secondo la scienza spirituale dormiamo perché i diversi corpi di cui siamo formati si stancano uno dell’altro: il corpo fisico è affaticato dagli sforzi muscolari che compie nelle attività quotidiane e dalla gestione dei pensieri e dei sentimenti che imprimono delle modificazioni nell’equilibrio biochimico. L’uomo sano rigenera le forze con il riposo, infatti anche i pensieri e le emozioni riducono le nostre forze e l’indebolimento si ripercuote su tutto il corpo fisico che, quando è troppo stanco, non riesce più a pensare e agire: per adempiere a questa necessità il corpo fisico si rigenera con il sonno.

Il nostro corpo astrale è affaticato dal lavoro di far muovere le parti fisiche dell’organo pensante, perciò del cervello e per rigenerare le sue forze ha la necessità di separarsi per un lungo periodo dal corpo fisico. Quando è a livello astrale, perciò nel suo elemento, il corpo astrale non avverte alcuna fatica e potrebbe lavorare per decenni del nostro tempo senza essere minimamente affaticato. L’uomo subisce una forte perdita energetica quando si impegna a gestire le sue emozioni, perciò la fatica è maggiormente subita dall’involucro fisico che la riversa sul corpo astrale.

Quando siamo addormentati il nostro corpo astrale esce mentre la pressione dell’ambiente fa entrare della materia astrale indifferenziata dentro il corpo fisico, perciò la materia amorfa assume la forma dell’involucro. Quando il corpo astrale ritorna nell’involucro materiale che lo contiene, la materia astrale amorfa viene espulsa senza problemi: durante il sonno usiamo il corpo astrale lasciando il fisico nel riposo, infatti il corpo fisico è presente ma l’uomo non è più dentro di esso.

Il corpo astrale è identico a quello fisico, sia nella struttura che nella fisionomia, perché l’attrazione tra le particelle eteriche e quelle fisiche dura per tutta la vita, perciò l’influsso continua ed è presente anche nel sonno. Ma il corpo astrale immaturo ha una consistenza più densa al centro che sfuma verso i bordi dai contorni irregolari nella forma che è quella di una sfera ovoide: ma la sua struttura è condizionata dallo sviluppo evolutivo dell’organismo che lo ospita.

Un corpo astrale che è poco sviluppato, perché appartiene ad un individuo molto primitivo, possiede dei contorni molto irregolari ed è poco denso, infatti possiede poca memoria astrale. Esso è incapace di allontanarsi troppo dal corpo fisico cui appartiene, perciò anche nel sonno del corpo fisico egli giace addormentato nascosto nel suo guscio materiale. L’uomo spiritualmente primitivo usa il corpo astrale per far transitare le sue emozioni ma, quando dorme, il corpo astrale immaturo non è in grado di trattenere le sue impressioni senza l’aiuto del mondo esterno, perciò non sa esprimersi in modo astrale.

Le sue sensazioni sono legate solo al livello astrale inferiore, perciò sono eccitate solo da forme-pensiero transitorie e di natura inferiore. Il corpo astrale immaturo non sa cosa fare quando l’uomo non evoluto dorme, perché non sa selezionare gli stimoli da cui viene eccitato, perciò può anche restare a fluttuare pigramente sopra la sua forma fisica che si rigenera nel sonno. Ecco perché nell’uomo poco evoluto i principi superiori sono addormentati nello stato comatoso del suo corpo fisico: infatti l’uomo primitivo ama l'inerzia totale.

In altri casi, se il corpo astrale è poco organizzato ma più attivo, esso può fluttuare nelle regioni astrali in cui riconosce degli individui che gli sono affini, perché prediligono le medesime esperienze e si unisce agli amici per fare bisboccia. L’uomo più evoluto ha la forma del corpo astrale più definita e più simile a quella del corpo fisico, perciò la sua forma è più netta: l’uomo più evoluto non è inconsapevole del corpo astrale, perché sa pensare molto più attivamente, però durante il sonno conserva il ricordo degli avvenimenti che vive di giorno. Anche quando dorme egli resta assorbito nelle preoccupazioni, perciò seppure potrebbe vedere dell'altro, resta immerso nella nebbia dei suoi pensieri e delle sue preoccupazioni anche mentre è addormentato.

Solo se l’uomo è molto evoluto mentre il corpo fisico dorme, la parte astrale sa uscire dal corpo fisico portando con sé la sua coscienza, infatti il corpo astrale diventa identico al corpo fisico sebbene sia più efficiente del corpo materiale. La ricettività dell'astrale evoluto è massima, infatti esso è reattivo a tutti i tipi di vibrazione raffinata del suo elevato livello evolutivo. Nel corpo astrale evoluto non esistono reazioni per le vibrazioni dei piani astrali inferiori, perché è un corpo molto sveglio che ha la comprensione totale e istantanea di ciò che lo circonda, infatti l'astrale ha una percezione molto più evoluta di quella fisica.

Nel viaggio astrale incontriamo gli amici viventi oppure i nostri cari che sono morti, e si può comunicare con tutti gli esseri che sono svegli nel livello astrale che visitiamo. Possiamo incontrare dei maestri da cui siamo istruiti oppure delle persone a cui offrire aiuto, possiamo avere dei contatti con entità superiori, perciò durante il sonno l’uomo molto evoluto può compiere un'attiva e proficua vita astrale. Nel mondo astrale vivono le passioni e le emozioni, perciò per chi è molto passionale è la dimensione ideale per provare passioni ed emozioni eccelse con un'intensità che è insostenibile per l'involucro fisico.

Il corpo fisico subisce la fatica delle emozioni che diventano spossanti, però la fatica è inesistente nell'astrale, infatti si provano delle passioni, delle emozioni e una beatitudine immensa. Nella stessa maniera avviene anche per il dolore e per la sofferenza, che nel livello astrale possono diventare atroci e inenarrabili, ma nell'astrale abbiamo il vantaggio di poter mutare le emozioni in modo più veloce che nella vita fisica. Dominare il dolore della mente nel mondo fisico può essere un compito insostenibile, perciò qualcuno soccombe, ma nel mondo astrale è sufficiente avere la volontà di non voler soffrire, e istantaneamente il dolore scompare, perché il potere della volontà e della mente è immenso e superiore alla materia fisica.

Entrare nel mondo astrale con piena e totale coscienza equivale a gettare un ponte tra il mondo fisico e quello spirituale, perciò annullare il divario esistente tra la coscienza astrale e quella della vita ordinaria: nell’uomo molto evoluto che possiede la piena coscienza si attua una potenza totale percepita sia di giorno che di notte. Nella spiritualità si dice che ogni persona colta e istruita che ha una coscienza totale può sviluppare un corpo astrale così evoluto per usarlo come veicolo mentale, e se questo non avviene è perché l’uomo non ha fatto tutti gli sforzi necessari per sviluppare questa abitudine.

La principale difficoltà degli uomini colti e istruiti non è quella di avere un corpo astrale che è inetto, ma è quella di avere l’abitudine di agire solo per l’imposizione forzata delle abitudini del suo veicolo fisico. La più grande ignoranza è quella di non sapere che il corpo astrale può lavorare per il nostro vantaggio mentre sta agendo sul piano astrale per suo conto, perciò si ignora che la volontà umana può dirigere anche questo tipo di attività. Le persone dormono a livello astrale perché sono pigre, infatti aspettano degli stimoli fisici esteriori per poter agire, perciò esistono uomini che sono comatosi a livello fisico e astrale.

Dicono che, se un uomo è stimolato da un Maestro viene scosso a livello astrale, perché viene risvegliato alla realtà astrale che lo circonda, perciò il primo lavoro da fare è il risvegliarsi ai pensieri elevati, agli ideali nobili e nelle azioni più eccelse della natura umana. Così il tempo del sonno non sarà più il tempo vuoto e ozioso, ma sarà un periodo di elevate attività mentre avviene il riposo del corpo. Mentre ci stiamo per addormentare possiamo meditare e formulare un buon proponimento da fare mentre dormiamo, perciò se l’intenzione è definita e chiara, il lavoro astrale si farà mentre siamo nel sonno.

Il proposito sarà elaborato a livello astrale, e questo è un esercizio utile per addormentarsi bene e per esercitarsi a fare dei viaggi astrali usando la volontà. I propositi devono riguardare la volontà di offrire conforto a chi soffre, di offrire affetto a coloro che sono abbandonati nel loro dolore, di poter risolvere delle situazioni conflittuali e cose simili. E’ perciò assolutamente necessario che vi siano le condizioni di poter verificare se l’effetto è stato raggiunto, perciò dobbiamo poter testare concretamente l’efficacia della nostra azione.

L’uomo si dovrà destare a queste verità per 4 motivi che sono ineludibili:
1) perché l’evoluzione può essere lenta, ma è inesorabile
2) perché la volontà dell’essere che è consapevole di poter accellerare la sua evoluzione riconosce il valore di questo fatto, perché la consapevolezza sviluppa anche il buon senso di fare un lavoro che offre il massimo vantaggio personale
3) perché possiamo evitare il risveglio traumatico dell'impatto doloroso con la più dura realtà
4) perché possiamo esaudire il desiderio di incontrare un Maestro che sappia agire dall'esterno per incrinare il nostro duro involucro in cui giace il nostro essere per infondere delle possibilità superiori.

Secondo le dottrine spirituali, quando l’uomo è pronto il suo risveglio non può essere ritardato, e quando arriva il momento giusto, il fatto avviene in modo repentino e istantaneo. Se il risveglio è attuato si accellera anche lo sviluppo del veicolo astrale, perciò l’astrale diventa la perfetta copia del corpo fisico, ma il veicolo astrale è molto più efficiente poiché può superare tutti i vincoli del tempo e dello spazio, perciò la sua attività è molto utile anche all’uomo fisico. Nell’uomo ridestato la vita del sonno e della veglia diventano identiche, poiché si mantiene la coscienza e la memoria delle due vite, infatti la memoria astrale include quella fisica, ed è più facile che sia la memoria fisica che non riesca a conservare il ricordo della sua attività astrale.

Vi è poi il caso dei veggenti e dei medium che sanno passare dal piano astrale a quello fisico a loro piacere, e solitamente in modo inconscio, perché il corpo astrale può viaggiare nei piani cosmici per riportare le memorie e le impressioni dei mondi astrali che ha visitato. Di solito avviene che i medium conoscono a livello astrale, ma non ricordano ciò che hanno appreso quando tornano nel corpo fisico. Molto raro è il caso in cui il corpo astrale del medium conserva integralmente tutta la sua coscienza e la memoria fisica e astrale, ma questo avviene se il cervello è così raffinato e duttile che le cognizioni apprese si cesellano in modo indelebile, così come era nella veggenza totale di Rudolf Steiner.

Buona erranza
Sharatan



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