sabato 31 maggio 2014

Un magico nettare: consigli al discepolo



“Se dovessi istruire un altro sulla via eccellente, chi mai mi starebbe ad ascoltare, dal momento che non possiedo alcuna capacità discriminante, né sono in grado di guidare neppure me stesso! Ciò nonostante, tu mi vedi attraverso una visione pura, e mi hai fatto una domanda. Quindi, piuttosto che deluderti, dirò poche cose, così come mi vengono in mente.

Qualsiasi successo, grande o piccolo, tanto nelle cose spirituali quanto in quelle temporali, deriva dalla tua riserva di meriti. Dunque, non trascurare mai di fare un’azione positiva, per quanto piccola sia. Falla e basta. Analogamente, non trascurare i piccoli errori come cose di scarsa importanza: semplicemente, non farli! Sforzati di accumulare meriti: fai offerte, sii caritatevole. Animato da buon cuore, lotta per fare qualsiasi cosa possa essere di beneficio agli altri.

Segui le orme del saggio e analizza con attenzione tutto quello che fai. Non essere schiavo di mode che non hai analizzato. Sii di poche parole ma riflessivo, ed esamina ogni situazione attentamente, perché vanno nutrite le radici delle capacità discriminative: il desiderio di compiere tutto quello che va compiuto e di abbandonare quello che va abbandonato. Non essere critico nei confronti dei saggi, né sarcastico: sbarazzati completamente da ogni senso di gelosa rivalità nei loro confronti.

Non disprezzare l’arrogante, allontanandoti da lui con altera arroganza; abbandona l’orgoglio, abbandona la tua sufficienza. Tutte queste cose sono essenziali. Devi renderti conto che sei in vita grazie alla gentilezza dei tuoi genitori, quindi non dare loro delle preoccupazioni ma realizza i loro auspici.

Sii gentile e pieno di considerazione per tutte le persone che si affidano a te: instilla in loro un senso di bontà, ed istruiscile affinché pratichino la virtù ed evitino il male. Sii paziente con i loro piccoli difetti ed evita di innervosirti: ricorda che anche la minima cosa può rovinare una situazione positiva.

Non allearti con persone dalla mente ristretta, e non affidarti a persone nuove che non hai potuto mettere alla prova. Stringi amicizia con le persone oneste, intelligenti e prudenti, e abbi il senso della buona educazione e della gentilezza. Non legarti con gente malvagia a cui non importa nulla del karma, con persone che mentono, ingannano e rubano. Prendi da loro le distanze, ma fallo in modo abile. Non fidarti di chi ti loda davanti, ma alle tue spalle fa il contrario.

Quante a te, sii costante in mezzo ai flussi e riflussi di felicità e sofferenza. Sii con gli altri amichevole ed equo.

Se non tenute a bada, le chiacchiere smodate ti consegneranno nelle loro mani, e i silenzi eccessivi potranno lasciarti nel dubbio circa quello che vuoi dire; dunque, stai nel mezzo: non pavoneggiarti con eccessiva sufficienza, ma non diventare neppure uno stuoino. Non prestare orecchio ai pettegolezzi senza averne verificato la fondatezza. La gente che sa tenere la bocca chiusa è assai rara, dunque non strombazzare i tuoi desideri e le tue intenzioni, ma tienili per te. […]

Sii accogliente con le persone, sorridi e parla garbatamente: stai al tuo posto. Sii rispettoso nei confronti dei superiori, e quando le cose per loro vanno storto, non farne uno zimbello. Contemporaneamente, comunque, non strisciare davanti alle persone rozze, neppure se sono altezzose e piene di sé.

Sii abile, non fare promesse che non potrai mantenere. Per la stessa ragione, onora le promesse che hai fatto e non trascurarle mai, credendole di poco conto. Non farti deprimere dalla sventura o quando non ti riesce di ottenere ciò che vuoi: sii, invece prudente, e cerca di vedere dove stanno il vero profitto e la vera perdita.

Tutti questi comportamenti che riguardano le cose mondane, se adottati con appropriate capacità discriminative, produrranno prosperità e buona fortuna in questa vita e, è detto, un veloce trasferimento nei regni divini. Ma, se desideri liberarti completamente dal samsara, ecco qualche consiglio che dovrebbe aiutarti lungo il sentiero della liberazione.

Se non sei mai contento sei povero, indipendentemente da quanti soldi possiedi. Decidi dunque che hai quanto basta, e sbarazzati dall’invidia e dall’attaccamento. Rari sono davvero coloro che sanno che la ricchezza è transitoria e instabile, e che possono praticare la perfetta generosità. Persino tra coloro che la praticano, spesso la generosità è intaccata dalle tre impurità, e quindi va sprecata, come il buon cibo quando è mescolato al veleno. […]

Nutri il senso della tua integrità personale e della buona creanza nei confronti altrui. Con queste sublimi bellezze sarai sempre felice! L’ignoranza, i cinque veleni, il dubbio e la percezione dualistica sono le radici del samsara, nonché delle sofferenze dei tre regni. Esiste un unico antidoto che elimina o libera tutto in un colpo solo; è la saggezza spontanea, la saggezza della consapevolezza primordiale.

Sii dunque fiducioso nella fase di sviluppo: apparenze, suoni e pensieri non sono altro che il dispiegarsi primordiale della deità, del mantra e della saggezza primordiale. Poi dimora nel sentiero “susseguente” delle tre percezioni specifiche, la fase di perfezione, lo stato di beatitudine e la vacuità.

Dimora nella pratica assoluta dell’Essenza del Cuore, ove samara e Nirvana sono manifestazioni della consapevolezza. Senza distrarti, senza meditare, in uno stato di naturale rilassamento, dimora costantemente nella nudità onnipervadente della realtà assoluta.” (Dudjom Rinpoche, Consigli del cuore, Amrita ed., 2004)

2 commenti:

luca ha detto...

Conoscevo questo pezzo avendo a casa il libro da cui è tratto...
In genere non leggo cose orientali ma dodjum rinpoche è stato davvero un grandissimo Maestro, oltre che un uomo buono e molto colto e, dicono, uno degli ultimi Maestri Dzochen ad aver realizzato il corpo arcobaleno, segno di massima realizzazione spirituale...

Sharatan ain al Rami ha detto...

Ciao Luca :-)
questo bellissimo pezzo fa ricordare concetti che fanno bene all'anima. La cosa che dici è vera, questo maestro fu grande nella sua realizzazione.

Io leggo testi di ogni scuola perché alcuni concetti li ho capiti meglio con alcuni maestri piuttosto che con altri. Io credo nel detto in cui si afferma che la verità è sempre la medesima ma si veste di vesti diverse per conformarsi alle diverse forme mentali :-)
Un caro abbraccio e grazie del saluto