domenica 26 aprile 2015

La duplicità del male



“Lo scopo del male è favorire l’ascesa dell’uomo.”
(Rudolf Steiner)

Hanna Arendt, da corrispondente del New Yorker, osservò il processo contro Adolf Eichmann, il criminale nazista, poi disse che il male è di una banalità assoluta se viene incarnato da persone tanto ignoranti, mediocri, e che rubano le idee degli altri per farsene gloria. Le sembrò incredibile che l’inferno della guerra e lo sterminio di milioni di persone fosse stato compiuto da personaggi così mediocri. Rudolf Steiner invece disse che il male è molto sottile e duplice nella sua manifestazione. Disse che il male è costituito da due forze opposte tra loro che hanno la tendenza a formare un’alleanza. All’interno della sfera terrestre, esistono due entità che cooperano agli avvenimenti del mondo, infatti vi sono le entità spirituali di tipo luciferino e quelle di tipo arimanico.

Queste due forze abitano nella sfera terrestre insieme agli uomini e, se le osserviamo nell’aspetto esteriore, ce le possiamo raffigurare come due forze opposte. Una forza è associata a Lucifero che incarna l’arroganza, la grandiosità e l’auto indulgenza, mentre l’altra forza è associata ad Arhriman ed è avida, manipolatoria, ed essenzialmente sterile. Queste due forze hanno sempre svolto un ruolo primario nell’evoluzione della terra e dell’umanità. All’influsso luciferino dobbiamo la conquista dell’arte mentre ad Arhriman dobbiamo la tecnologia, perciò anche se sembra strano, stanno concorrendo a favorire l’evoluzione della terra e dell’umanità.

Lucifero agisce con l’intenzione di spingere l’uomo a essere ribelle e intollerante al potere, mentre le forze arimaniche sono tese a sottomettere l’umanità usando la forza e la prepotenza. Il nostro mondo ci vede coinvolti in questo gioco di forze, però la triplicità che governa tutto l’universo è mostrata dall’uomo che sta al centro di questa opposizione: l’uomo è il terzo elemento. La vita umana è come una bilancia, dice Steiner, in cui su un piatto sta Arhriman e sull’altro piatto vi è Lucifero, perciò l’uomo diventa il fulcro della bilancia.

L’elemento luciferino è la forza che ci tira verso l’alto, mentre l’elemento arimanico ci spinge in basso: l’uomo ha il compito di mantenersi in equilibrio. Chiaramente l’interesse di queste entità è quello di tenere segreta la loro esistenza per impedire che l’umanità assuma la giusta posizione e possa eliminare la loro influenza. Nell’interpretazione di Steiner la condizione di equilibrio nella lotta tra le due forze è donata dall’impulso del Cristo. Ma c’è ancora ignoranza sul vero ruolo di queste potenze perciò si tendono a confondere le due potenze. L’uomo sarà sempre squilibrato se non comprende la duplicità del male.

L’uomo può conoscere le sue prerogative divine soltanto se affronta in maniera giusta come diventa operante l’equilibrio tra i due elementi. L’universo possiede una struttura trinitaria perciò è falso credere al conflitto continuo tra bene e male. Nell'uomo si è sviluppato un illusorio dualismo che crede nella lotta tra il cielo e la terra. Si crede nella dualità e si crea l’equivoco in cui una parte viene attribuita al presunto bene e l’altra parte al presunto male. Ma cosa è avvenuto in seguito all'equivoco?

È accaduto che il vero elemento divino è fuggito dalla nostra coscienza, perché si sono attribuite le prerogative divine all’elemento luciferino. E quelle di Lucifero sono state attribuite ad Arhriman, perciò mentre avveniva la lotta tra Lucifero e Arhriman, al regno di Lucifero venneno attribuite le qualità divine. Nella coscienza umana si è diffuso l’errore della dualità male/bene mentre svaniva la verità della triplicità. Si cominciò a credere al paradiso contrapposto all’inferno e venne rinnegata la struttura trinaria di corpo, anima e spirito, e si affermò una struttura binaria di corpo e anima.

Nel concilio di Costatinopoli del 869 s'impose il dogma di credere solo a questa idea, e la struttura trinitaria fu proclamata eretica. Ma alcuni sanno che non è lo stesso, per la vita spirituale, porre una partizione binaria al posto di una ternaria. Certe idee penetrarono nell’umanità moderna partendo da idee che sembrano minuzie e che si rivelano essenziali nelle decisioni che hanno molta importanza nel pensare e sentire antroposoficamente. Il capovolgimento dei valori a cui allude Nietzsche, dice Steiner, andrebbe preso molto sul serio.

L’umanità dovrà prendere sul serio e interpretare in modo corretto in quali campi vada applicato quel rovesciamento. Steiner dice che non avremo la possibilità di mettere fine ai conflitti se gli uomini non iniziano a vedere la realtà spirituale. Il non saper vedere lo spirituale che ci circonda, il non rendersi conto dell’elemento spirituale era il motivo dello spaventoso conflitto che si svolgeva. E tutti concetti non sono banali, o vuota oppure oziosi, perché ci sono motivi precisi per cui questo che si dice. Per quanto strano possa sembrare il tempo presente ci richiede molto più che in passato, però ciò che si chiede è quello che gli uomini non vogliono.

Si richiede comprensione per la scienza dello spirito. E questo è necessario perché ci si deve rassegnare al fatto che dal caos attuale per molto tempo non verrà alcun ordine, a meno che non ci compenetriamo di conoscenza scientifico-spirituale. Tutto sarà solo apparenza, perciò potrà venire l’apparente tranquillità che nasconde il disordine sotto la superficie: sotto arderanno le fiamme da cui verranno altre fiamme. L’ordine verrà dal caos attuale, dice Steiner, solo se comprenderemo da dove nasce il caos. Il caos nasce dalla comprensione non spirituale della realtà, cioè dall’ignoranza. Ma non si può ignorare lo spirito e sperare di restare impuniti. Il mondo spirituale non tollera di essere ignorato, perciò anche gli spiriti non vogliono essere ignori.

Lo si consideri come un loro egoismo o un vezzo, ma per il mondo spirituale ha altre regole, e gli spiriti si vendicano se sono ignorati. È una legge, una ferrea legge di necessità che gli spiriti sono vendicativi. Fra le diverse caratteristiche della loro vendetta per essere stati troppo ignorati c'è il caos attuale dell’umanità (scrive nel 1917!). Si sappia che esiste un misterioso legame tra la coscienza umana e le forze distruttive dell’universo. Ma questo legame esiste anche nella realtà concreta, perché una delle due può sostituirsi alle altre, ma può avvenire anche il contrario.

L’umanità ha dimenticato lo spirito perciò si è centrata solo sulla conoscenza e sui fatti materiali. Non si è cercato di conoscere la realtà spirituale, e muovendo da essa, non si è cercato di dare al mondo un tratto e una base che non mirasse solo alla produzione e al trionfo degli strumenti di morte. E cosa è nato dall’abbondanza di beni materiali? E cosa sarebbe venuto se l’umanità avesse cercato l’acquisizione spirituale e avesse usato gli impulsi spirituali per un’azione sociale più giusta? Ebbene, sarebbe stato un pagamento parziale per le forze distruttive. Steiner dice che, se gli uomini fossero stati più desti non sarebbe venuta tutta questa distruzione.

Non lo sappiamo ma, se viviamo come persone materialistiche sentiamo l’ansia, lo sforzo e la fretta della vita materiale. Quando passiamo la porta della morte non portiamo nulla con noi, perciò restiamo con quella fame inappagata. Così accade alle anime che non hanno avuto la comprensione spirituale perciò non conoscono lo spirito. E cosa cercano costoro? Essi cercano di avere le forze distruttive del mondo. Questo è il loro parziale sdebitamento. Ma questi concetti sono profondi, avvisa Steiner, e non si possono liquidare con concetti comodi.

Le teoria della conoscenza ha degli aspetti che sembrano crudeli, ma occorre formarsi una sensibilità che gli antichi misteri egizi chiamavano ferrea necessità. Anche se sembra terribile fu necessario fare spazio anche alla distruzione perché le anime cercavano le forze distruttive per sfamarsi e saldare parzialmente i debiti con le forze spirituali. Non si può avere ordine se gli uomini non sanno far fluire le idee spirituali nel loro essere e nell'agire sociale, e inserirle nelle idee politiche che girano, dice Steiner. Si avrà ragione di pensare che queste verità sembrano pessimistiche e si avrà ragione di pensare che l’umanità sembra lontana mille anni luce dal suo traguardo finale.

Ma, a queste idee pessimistiche si deve opporre l'esortazione a fare almeno un tentativo, da qualsiasi parte la vita ci abbia posto. Ridestiamo la nostra anima perché il fatto concreto è che i tempi terribili in cui muoiono troppe persone così producono morti che sono bramosi e distruttivi, perciò noi viventi sperimentiamo guerre e orrori. Molti hanno perso l’intelletto, ma i tempi richiedono di saper analizzare, perché c’è bisogno di guardare le cose con profondità. Dobbiamo cercare di capire come le cose si connestono tra loro, per cercare la vera realtà e non l’apparenza. L’umanità è posta al bivio, dice Steiner: o lo spirito viene capito, oppure il caos rimane.

Se nel futuro avremo sempre più materialismo, se si dovesse correre sempre più freneticamente verso l’accumulo di beni materiali, accresceranno sempre più la quantità di desideri e avremo sempre più defunti bramosi che accrescono la diffusione della distruzione. Le anime varcherebbero le porte della morte con il desiderio di distruggere la terra, e la distruzione sarebbe infinita. Deve essere chiaro che ogni periodo materialistico riesce a provocare solo devastazioni e morte. Ma le anime dormono, perciò non vedono la discrepanza esistente nell’umanità fra lo sviluppo intellettuale e quello morale.

Buona erranza
Sharatan

Nessun commento: