mercoledì 20 maggio 2015

Il sole, il mio cuore



“Noi sappiamo che se il cuore si ferma, la corrente della vita si arresta, perciò lo teniamo in gran conto. Ma raramente ci fermiamo a considerare che ci sono altre cose, esterne al corpo, altrettanto indispensabili alla nostra esistenza. pensiamo a quell’immenso luminare che è il sole. Se non splendesse più, anche la nostra vita finirebbe.

Dunque il sole è l’altro nostro cuore, il nostro cuore esterno al corpo. Un cuore immenso, da cui la vita sulla terra riceve il calore che la fa esistere. Le piante vivono grazie al sole. Le foglie assorbono la sue energia, più anidride carbonica dall’aria, per dare nutrimento all’albero, al fiore, al plancton. Ed è grazie alle piante che noi e gli altri animali possiamo vivere.

Tutti noi, uomini, animali e piante, consumiamo il sole, direttamente e indirettamente. È impossibile enumerare tutti gli effetti del sole, il grande cuore esterno al corpo. Il nostro corpo non si limita a ciò che è circoscritto dalla pelle. È enormemente più vasto. Include perfino lo strato d’aria che circonda la terra; perché se l’atmosfera venisse a mancare anche un solo istante, la nostra vita finirebbe.

Non c’è fenomeno dell’universo che non ci riguardi da vicino, dal sassolino in fondo all’oceano fino alla galassia distante milioni di anni-luce. Walt Whitman ha scritto: “Credo che un filo d’erba non sia da meno dei movimenti delle stelle…” Questa non è filosofia, sono parole profondamente sentite. Ha scritto anche: “Sono vasto, contengo moltitudini.” (Thich Nhath Hanh, La pace è ogni passo, Ubaldini ed.)

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