domenica 10 aprile 2016

Gerarchie angeliche



“L’ordine stesso stabilito dal divino Legislatore
ci fa apprendere che per mezzo di esseri
gerarchicamente superiori gli esseri inferiori
si elevino spiritualmente verso il divino.”
(Pseudo Dionigi)

Può sembrare anacronistico parlare di esseri impalpabili come gli Angeli in un’epoca materialistica come la nostra, ma non è così. Il nome “angelo” proviene dal greco “anghelos” che traduce in modo impreciso l’ebraico “mal’akh” che designa un personaggio che svolge una serie di compiti diversi come il messaggero o l'inviato per conto di qualcun altro. Questo ruolo può essere svolto in modo occasionale come nel caso di guidare un viaggio, vincere un esercito nemico o annunciare un evento.

Ma il ruolo può essere anche permanente come nel caso di vegliare su di un astro o quello di assistere una nazione. Quando si pensa agli Angeli immaginiamo l’Angelo Custode dell'infanzia o poco più senza immaginare che molte entità spirituali diverse ci sono vicine. Steiner dice che tutta la vita materiale nasce da una dimensione superiore a quella tridimensionale di cui siamo consapevoli. Ogni cosa del regno terrestre viene governata da una fonte d’intelligenza che risiede in vari ordini della gerarchia divina.

Perciò dobbiamo immaginare delle gerarchie celesti disposte in vari ordini o categorie che vanno in senso ascendente e in senso discendente. Perciò pensiamo a dei livelli gerarchici che sono impegnati a svolgere funzioni diverse. Il livello degli Angeli è il più vicino agli uomini, ma la maggioranza non è consapevole della loro influenza nella nostra vita. I mistici affermano l’esistenza di vari livelli di coscienza superiori a quello ordinario, e il matematico, fisico, biologo e veggente Emanuel Swedenborg disse di aver fatto molti viaggi nei regni celesti superiori e inferiori.

L’esperienza dei viaggi descritta in “Cielo e Inferno” contiene la conclusione che lo scopo finale delle anime umane è quello di raggiungere l’unione con Dio per mezzo dell’amore e della saggezza. Swedenborg dice che la sapienza terrestre non è altro che l’ombra della saggezza che esiste nei mondi spirituali. La saggezza degli Angeli non può essere descritta a parole perché essi possono esprimere con una sola parola, interi patrimoni di conoscenza umana. 

La saggezza degli Angeli supera la nostra, perché ogni parola degli Angeli contiene arcani di saggezza “in connessione continua che le conoscenze umane non raggiungono mai.” Ma neppure gli esseri delle gerarchie celesti più elevate sono nati già perfetti perché anche loro hanno conquistato la loro condizione con un perfezionamento conseguito con il tempo, in un lontano passato evolutivo. Sia gli Angeli che gli Arcangeli hanno vissuto uno stadio umano nelle precedenti incarnazioni affrontate dal nostro pianeta, perciò oggi essi si trovano su un gradino superiore a quello dell’uomo. 

Ma per capire il ruolo che essi svolgono dobbiamo considerare l’evoluzione dell’uomo sulla Terra, dice Steiner. L’evoluzione umana avviene attraverso varie incarnazioni e questo avverrà ancora per molto tempo. Poi l’evoluzione proseguirà in altre forme, perché l’individualità umana non finisce di evolvere con l'incarnazione attuale della Terra. 

Attualmente non ricordiamo le nostre incarnazioni passate tranne pochi uomini molto evoluti che le conoscono. Per questo, l’individualità umana che sta evolvendosi è unita ad alcuni esseri spirituali che devono vegliare su l’entità durante le sue incarnazioni. Queste entità possiedono una maggiore evoluzione dell’uomo, perché sono esseri risvegliati che conservano la memoria del singolo uomo attraverso le sue incarnazioni. 

Questo è il motivo per cui l’uomo viene guidato dagli Angeli che hanno il compito di sorvegliare il filo che s’intesse per l’entità attraverso le varie incarnazioni che dovrà vivere, dice Steiner. Ma non viene seguita solo la vita del singolo uomo ma anche l’evoluzione di interi popoli o razze. A svolgere questo compito sono deputati gli Arcangeli che sono gli Spiriti del Fuoco che devono armonizzare l’anima del singolo con quella del suo popolo. 

Attualmente il compito degli Arcangeli è armonizzare l’anima del singolo con quella del popolo e della razza di cui il singolo fa parte. Quello che viene chiamato lo spirito di un popolo non è solo un concetto astratto ma è una realtà spirituale, perché l’anima del popolo è espressa da un Arcangelo. Se saliamo nella scala gerarchica degli esseri spirituali troviamo gli esseri elevati che sono chiamati gli Spiriti della personalità, cioè le Forze Primordiali chiamate anche Archai.

Gli Archai sono delle entità spirituali ancora più elevate che regolano le condizioni dell’intero genere umano. Essi vivono nel tempo e attraverso le varie epoche perché sanno modificandosi, infatti possono assumere un diverso corpo spirituale, dice Steiner. Gli Spiriti del tempo sono collegati con la missione delle varie epoche umane, perciò vanno oltre ciò che riguarda l’individualità e la singola razza. 

Questo avviene perché uno spirito del tempo non viene mai collegato con una realtà limitata ma deve soprintendere a tutto quello che riguarda il destino dei vari popoli. A queste entità va il merito che, in un certo tempo, nascano delle personalità precise. La Terra ha bisogno di personalità adatte per certe età, perciò gli Archai provvedono al fatto che nasca la personalità adatta a consentire l'evoluzione del pianeta. E se guardiamo l’ordine spirituale superiore vediamo gli Spiriti della Forma cioè le Potestà o Exusiai. 

Ma questo livello angelico non agisce sull’evoluzione attuale ma agirà in futuro, quando l’uomo avrà un’evoluzione che sarà svincolata da quella della Terra. Ecco che, e solo allora, entreranno in gioco gli Spiriti della Forma o Potestà che dovranno condurre l’uomo verso una nuova forma. Gli uomini vivono ancora sulla Terra ma se vogliono superare la condizione terrestre devono avere degli esseri spirituali più elevati che scendano sulla Terra per guidare l’umanità. 

I Buddha ed i Bodhisattva sono delle entità spirituali molto elevate che sembrano uomini, ma sono qualcosa molto superiore. Se vogliamo conoscere le gerarchie che sono al di sopra dell’uomo e che ci aiutano ad evolvere dobbiamo ricordare che l’uomo è composto da quattro parti. Dobbiamo ricordare che abbiamo un corpo fisco, un corpo eterico, un corpo astrale e l'io. L’evoluzione umana procede in modo che possiamo elaborare il corpo astrale a partire dall’io. 

E, se lo facciamo, possiamo chiamare manas o sé spirituale quello che riusciamo a elaborare in modo che questa parte sia sottoposta al dominio dell’io. Il manas o Sé spirituale viene prodotto dalla trasformazione del corpo astrale, perciò acquisiamo anche la quinta componente. Pensiamo di saper sviluppare lo Spirito Vitale dal corpo eterico che sarà trasformato e in modo analogo, pensiamo che dal corpo fisico trasformato si riesca a sviluppare l’Uomo Spirito. 

Ma sappiamo che questo lo faremo in futuro, perché avverrà dopo che avremo attraversato gli stadi di Giove, di Venere e di Vulcano. Nell’evoluzione di Vulcano vedremo che l’uomo sarà composto da sette principi che saranno tutt’uno, e tutti uno nell’altro. Ma questo sviluppo vale solo per gli uomini perché non accade così per gli Angeli. 

L’Angelo ha evoluto il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale in modo da formare un’unità, perciò l’Angelo ha sviluppato solo il suo Sé Spirituale. L’Angelo non possiede un io come vediamo che avviene per l’uomo perciò il corpo fisico dell'Angelo, sulla Terra, è solo il riflesso dei suoi principi spirituali che restano visibili solo nel mondo spirituale. Ma per l’uomo è difficile immaginare che un corpo possa non essere racchiuso in uno spazio chiuso e delimitato, perciò l’uomo non sa vedere lo spirituale che si nasconde in tutto quello che lo circonda. 

Occorre essere chiaroveggenti per saper vedere l’io e il sé spirituale degli Angeli che, dal mondo astrale, ci osservano. L’essere degli Angeli va ricercato nell’intero sistema solare, e lo spazio in cui dobbiamo guardare per vedere gli Angeli, deve arrivare fino alla regione della Luna. Ma anche nell’acqua, nell’aria e nel fuoco, secondo Steiner, possiamo trovare il corpo eterico e quello astrale degli Angeli. 

Per questo motivo, se vogliamo osservare l’entità animico-spirituale degli Angeli dobbiamo cercare nel mondo astrale, ma dobbiamo guardare con la visuale del chiaroveggente. Per gli Arcangeli accade una cosa ancora diversa, perché dobbiamo cercare nel mondo astrale con la chiaroveggenza e così vedremo che in quei mondi è restato sia il loro corpo astrale che il loro corpo eterico.

Arrivando a osservare gli Archai vedremo la loro manifestazione fisica, ma tutto il resto del loro essere lo troveremo nel mondo spirituale. Tutte queste elevate entità spirituali sono sempre state molto vicine all’uomo, e sono intervenute varie volte nell’evoluzione. In passato, molti re-sacerdoti, molte guide e molti maestri spirituali furono degli Arcangeli che si incarnarono per guidare il genere umano nella sua evoluzione.

Buona erranza
Sharatan

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